In un contesto globale caratterizzato da tensioni economiche e geopolitiche l’Italia come anche tutta l’UE deve focalizzarsi sugli accordi commerciali per rafforzare la propria autonomia strategica e diversificare l’accesso ai mercati internazionali
Il MERCOSUR, ad oggi, rappresenta il più importante blocco economico e demografico dell’America Latina ed è prioritario strutturare un accordo, così da istituire un mercato integrato di oltre 750 milioni di consumatori le cui economie rappresentano complessivamente il 20% del Pil mondiale e il 25% degli scambi mondiali.
Accordo, che estenderebbe i benefici alle imprese italiane favorendo l’accesso al mercato dei servizi, semplificando le procedure doganali, rimuovendo gli ostacoli tecnici, prevedendo disposizioni specifiche per le PMI, fornendo disposizioni in materia di proprietà intellettuale, dispositivi per la risoluzione delle controversie e meccanismi di correzione di eventuali distorsioni di mercato.
Il processo di internazionalizzazione fino alla fine del 2019 era scandito da passaggi ben precisi: analisi, strategia ed implementazione in loco.
La pandemia prima e la proliferazioni di conflitti bellici poi, ha cambiato lo scenario in cui si muovono le imprese che lavorano sui mercati esteri e soprattutto ha modificato il comportamento dei consumatori.
Come supportare pertanto le PMI nell’affrontare mercati così importanti e distanti dall’Italia?
Attraverso Digitalizzazione e internazionalizzazione.
Digitalizzazione ed internazionalizzazione sono intimamente collegate, poichè la vendita dei prodotti e servizi al di fuori dei confini nazionali, permette di abbattere i costi della logistica e ampliare la propria clientela.
Avere uffici e showroom all’estero non è più un passaggio obbligato nel percorso di internazionalizzazione, perché grazie ad una dotazione tecnologica adeguata, le transazioni avvengono online, così come anche i meeting con i partner commerciali stranieri.
Le figure manageriali a supporto dell’internazionalizzazione continueranno a svolgere il loro ruolo strategico, ma adesso si richiedono nuove competenze digitali.
I manager devono essere in grado non solo di traghettare le imprese sui mercati esteri, ma anche di guidarle attraverso il percorso del digital export.
Mai come adesso l’analisi del business ha assunto un ruolo decisivo, così come la capacità di osservare i mercati per intuire quale direzione prenderanno. Il lockdown ha messo in crisi molte aziende, ma è grazie alla trasformazione che si può ripartire più forti di prima. Sono nate nuove esigenze e quindi nuove opportunità di business, che hanno reso necessario ripensare alla scelta dei prodotti e servizi su cui puntare.




